Quest: Guerriglia urbana

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  1. RoxasDark
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    Guerriglia Urbana


    è molto facile, in nome della libertà esteriore,



    soffocare la libertà interiore dell'uomo.


    "Cittadini di Tokyo, siete invitati ad aprire le vostre case alla forza di difesa istituita dalla Majestic, stiamo lavorando per la vostra sicurezza, apriteci le porte, e potremo aiutarvi, non supportate i ribelli, non aiutateli in nessun modo, e se li vedete avvisate subito le forze spe...zzzz...ghhghggzzzz...click."


    Era un giorno come tanti altri quello, padri al lavoro, mamme a casa, bambini a scuola, e la Majestic al lavoro; tutti sapevano di un movimento di resistenza contro la società, contro il sistema di governo e contro le leggi del paese, ma nessuno se ne era mai curato veramente, era diventata una favola per bambini: "Se continui così finirai per fare il ribelle" "Mangia la verdura o arrivano i ribelli", questo era diventato, per la maggior parte della gente, il movimento di resistenza che predicava la libertà, una favola, lontana, inesistente.
    Ma quel giorno, anche le favole si sarebbero prese la loro rivincita.

    Nelle strade era il Caos, il Caos più totale, sul terreno erano sparpagliati cocci di vetro, provenienti dalle vetrine dei negozi o dalle finestre degli appartamenti del centro, si sentivano urla, spari ed esplosioni, e nell'aria aleggiava minaccioso l'odore della morte, mischiato a quello della paura.
    Nessuno sapeva con esattezza cosa fosse successo, le notizie erano frammentarie, la TV non trasmetteva, e le onde radio erano bloccate.
    I padri al lavoro cercavano in tutti i modi di tornare a casa, dalle loro famiglie, gli svincoli erano imbottigliati, e non solo per il traffico, ma anche perchè molte delle auto per strada erano distrutte.
    E in lontananza, diretta verso la Majestic, si poteva vedere un informe massa nera che avanzava, una massa nera emersa dalle più profonde paure degli abitanti di Tokyo, i ribelli si erano mossi, era una guerra alla Majestic Agency, mossa su tutti i fronti.


    Numero partecipanti massimi: 4
    Posti liberi: 4
    Premi: 50 EXP






    Edited by ‹yuüko› - 28/5/2012, 21:36
     
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    Three Days Before - Rome


    Welcome to the end
    Of everything that haunts me
    Somehow I pretend
    All was meant to be
    I am not the saint here
    Never the good son
    Hell has taken over and I know

    Hail The Villain - Runaway



    - Mamma, smettila di preoccuparti. Sai benissimo che so come difendermi; ormai sono un uomo cresciuto, non credi? -
    Dissi scocciato al cellulare a mia madre, che continuava ad assillarmi con le sue preoccupazioni. Era il giorno della mia partenza per Tokyo e non mi sentivo molto bene: probabilmente la stanchezza, dato che la notte prima avevo avuto un incontro con il capo della Mafia russa, Joseph Bernardowski, conosciuto meglio come " Il Drago Di Mosca ". Un losco figuro che commerciava in prostitute e droghe; ma adesso non era più un problema.
    Tuttavia, mentre lo torturavo si era lasciato sfuggire informazioni riguardo una multinazionale Giapponese che da diverso tempo era in affari con lui per il trasferimento di cavie umane. Probabilmente subivano lo stesso trattamento che una volta era toccato a me.
    - [...] E non ti dimenticare di lavarti i denti tutti i giorni, mi raccomando. Sai che altrimenti finirai senza neanche un dente, rischiando di morire vergine, vero? -
    Ed ecco che ricominciava. Di nuovo.
    - Sì, come faccio a dimenticarlo, se non perdi occasioni per ricordarmelo? -
    Udii le grasse risate di mia madre all'altro capo del telefono.
    - Va bene, va bene. So che fatica fai a sopportarmi, con il tuo carattere. Non ti preoccupare per noi e torna a trovarci ogni tanto, d'accordo? -
    Stavo per rispondere quando lei riprese a parlare. E stavolta con un tono decisamente più serio.
    - E non morire. So cosa fai la notte, sono tua madre; non puoi fregarmi. Non ti impedirò di farlo, ma non morire.. va bene, smettiamola qui che è meglio. Ci sentiamo al tuo arrivo! -
    Attaccò subito, riuscendo a evitare di ascoltare la mia replica. Non sapevo come mia madre mi avesse scoperto, ma non trovavo l'idea così improbabile. Prima o poi qualcuno lo avrebbe scoperto.
    Mia madre eh? Dopotutto, non sono mai riuscito a nasconderle niente.

    Yesterday - Tokyo



    - Parlami della Majestic. E anche dei ribelli che ci sono in questa dannata città -
    L'informatore alzò lo sguardo al cielo, come se avesse paura che qualcuno lo stesse guardando da lì sopra. Poi guardò verso l'entrata del vicolo cieco in cui ci trovavamo; era probabilmente la persona più paranoica che avessi incontrato. E fidatevi, avevo incontrato diversa gente come lui.
    - Beh, la Majestic è una multinazionale. Altro non ci è dato sapere e non voglio sapere; la pena è spesso la morte, una morte orribile. Ma posso dirti che non sono di certo persone che rispettano i diritti dell'uomo.. -
    Lo guardai con il mio unico occhio con intensità. Non cercavo di fargli paura, volevo solamente indurlo a capire che doveva essere più.. preciso. Per questo motivo, decisi di fare una semplice domanda.
    - E' vero che i Ribelli sono comandati da Alex Mercer? -
    Mi guardò con occhi colmi di puro terrore, prima di urlare come un matto e scappare. Una reazione ad un semplice nome che non avrei mai pensato possibile in nessuno. Mi aveva lasciato assai perplesso un'azione del genere: se era veramente il " buono " della situazione, perché averne paura? Io ero abituato al terrore che mettevo alle persone, dato che sapevo di non essere né " il buono " né un eroe: ero semplicemente un mostro che provava piacere nell'uccidere e per rimorso, o per bontà, assassinavo solamente le fecce che infestavano il mondo.
    Domani dovrò infiltrarmi nei registri della Majestic per avere più informazioni.

    Today - Tokyo



    Mi ero preparato per ciò che mi aspettava quella notte. Avevo già studiato a memoria la piantina della struttura della Majestic in cui mi stavo per infiltrare. Indossavo dei semplici abiti che non limitavano troppo i miei movimenti, conditi da un soprabito di colore scuro. Per quella missione, non avevo cambiato nulla del mio aspetto fisico: l'idea di fondo era di non permettere a nessuno di avvistarmi e nel caso fosse successo, di uccidere ogni testimone oculare.
    Misi Extinguir sul suo fodero, allacciato sulla mia schiena e Emperador nel posto designato per lei, nel soprabito. Cruzada era lì, a coprire il mio occhio meccanico e accesi Mùsica mentre mi mettevo le cuffiette. Respiravo con calma, cercando di ripassare il piano nella mia mente.
    Mi trasporterò di palazzo in palazzo, fino a quello più vicino alla Majestic. Una volta lì, mi limiterò a introdurmi Jumpando il più possibile: poi una copia dei dati e da lì direttamente a casa.
    Con questa idea in mente, cominciai a teletrasportarmi di palazzo in palazzo, finché non notai qualcosa di strano: troppo traffico quel giorno, troppo anche per una città come Tokyo. Cosa diavolo stava succedendo per convincere l'intera popolazione a fare dietrofront e tornare a casa?
    ...
    La risposta logica sarebbe stata una minaccia alle loro famiglie, ma chi avrebbe mai potuto? Semplice, i Ribelli. Con la loro smania di perseguire i loro nobili ideali stavano provocando più problemi alla popolazione della Majestic. Non ci volle molto per notare la massa informe di colore scuro che si muoveva verso la Majestic; seguii con lo sguardo l'esercito che muoveva guerra in una città piena di civili.
    Idioti. Neanche questo sanno fare.
    Nonostante tutto, decisi di non intervenire; volevo vedere a cosa avrebbe portato quell'azione così sconsiderata quanto cretina.



    Non ruolo da un pezzo e fare il primo post con un PG è sempre problematico per me, perciò perdonami per la qualità un pò scadente del post ;D.
     
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    "L'umanità è una massa di idioti"
    Questo pensava Mary e dovunque vedeva solo delle conferme a questa sua tesi.
    Per le strade vi era il più totale Chaos, cassonetti bruciati, urla dovunque persone che si depredavano a vicenda.
    Mary rimaneva ferma a guardare sopra ad un palazzo divertita, quanto a lungo potevano durare quei pazzi? Era una cosa che non gli riguardava e che non gli interessava il suo unico sogno era quello di vedere la Majestic crollare seguita poi da quella massa informe di persone che ora camminavano per le strade.
    "Uccidili, uccidili tutti, nessuno di loro è degno di vivere"
    Diceva a se stessa mentre guardava verso il basso. Ma sapeva che fare un massacro in quel momento non poteva essere d'aiuto a nessuno sopratutto a lei e al suo fine ultimo.
    Si alzò così in piedi e iniziò a camminare sul tetto dell'edificio, quella notte era il momento giusto per tentare un attacco alla sede centrale dell'agenzia, ma il dubbio che si poneva era se andare subito confondendosi nella massa o se aspettare in attesa del momento giusto.
    Optò per la prima opzione e così si buttò dal palazzo atterrando in un vicolo buio e deserto con un grande botto, lasciò sull'asfalto sotto di lei due buche fatte dai suoi vettori con i quali aveva rallentato la caduta. Ora era pronta a mimetizzarsi in mezzo alla folla, non poteva farsi vedere dalla majestic apertamente, doveva ad ogni costo mantenere la sua identità il più possibile segreta.
    Questo suo obbiettivo fu presto compromesso quando un ribelle entrato nel vicolo la vide.
    L'uomo sorrise maliziosamente ed afferrò un arma, fu la cosa peggiore che potesse fare.
    Mary gli si avvicinò lentamente guardando per terra, era vicina, troppo vicina e quel povero idiota aveva segnato la sua condanna a morte.
    Fu un lampo e quell'uomo non c'era più, al suo posto vi era un corpo smembrato ormai irriconoscibile, Mary sollevò gli occhi, non vi era alcuna emozione in lei, camminò così tranquillamente passando oltre quella carcassa, un semplice uomo in meno nell'umanità, un nessuno che aveva appena buttato quella vita.
    Non vi era una goccia di sangue sul suo completo nero composto da una gonna e da una maglia o sulla sua giacca di un rosso scuro, ecco perchè nessuno ancora sospettava di lei, così sistemò al meglio il suo cappello tanto per coprire le sue corna, il basco da lei scelto era perfetto per quella funzione, e si diresse verso la sede della Majestic quando fra i ribelli nella via principale gli parve di notare una persona con un aspetto decisamente più professionale.
    "Che sia un altro uomo con un conto in sospeso con la Majestic?"
    Pensò Mary mentre camminava.





     
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  4. RoxasDark
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    Allora... iniziando con uno spoiler per chiedere ad Halo... perchè un ribelle dovrebbe attaccarti così per caso? Teoricamente Alex non vuole vittime fra i civili (dato che in suo piano consiste nell'infettarli tutti), e poi i ribelli vogliono la majestic, perchè dovrebbe attaccare un civile (per di più senza neanche sapere se sei o no un modified)? In ogni caso fa niente, facciamo che era un semi-disertore che voleva fare quello che gli pareva e uccidere chiunque.



    Alex Mercer | Zeusjpg 28 anni apparenti | Modified-a | Maschio SCHEDA

    Il fumo saliva lento dalla città di Tokyo quel giorno, incendi divampavano in diverse zone della città, il rumore degli spari si sentiva in lontananza, accompagnato dagli urli di morte e di paura che si levavano dalle bocche delle persone morenti, o in fuga.
    Una nera massa informe nelle strade cercava arduamente di guadagnare un apertura verso la Majestic, l'odiata agenzia che sfornava Modified a go-go.
    Ero seduto sul bordo del tetto di una delle due torri gemelle di shinjuku, e guardavo pigramente la battaglia che si svolgeva molti metri sotto.
    I ribelli continuavano a guadagnare lentamente terreno verso la Majestic, al costo però di ingenti perdite, non che me ne importasse più di tanto.
    Che si facciano pure ammazzare, stolti umani, pedine nelle mie mani.
    Pensai sorridendo sadico; perchè infatti, non speravo affatto che quell'attacco andasse a buon fine, anzi, sapevo che sarebbe fallito e che molti ribelli sarebbero morti, non avevo nemmeno dato loro il supporto degli evoluti, guardandomi bene dal sacrificare membri della mia specie per salvare qualche umano in più.
    Quell'attacco serviva solo a creare lo scompiglio necessario per permettermi di entrare indisturbato alla Majestic, in cerca, se fortuna avesse voluto che si trovasse nell'edificio, di Hakuno Hana in persona, la conversione di quella donna avrebbe segnato la mia definitiva vittoria, ma prima dovevo trovarla.
    La Majestic era appena un isolato più in la, ma entrare dall'alto sarebbe stato troppo pericoloso anche per me, ed inoltre avrebbe dato alle persone all'interno la possibilità di fuggire, se invece fossi entrato dal basso, non sarebbe di sicuro stata nulla, ma almeno minore;
    portai quindi una mano nel vuoto, seguita subito dall'altra, in breve, tutto il mio corpo stava precipitando dall'altissimo grattacielo, avvicinandosi velocemente ed inesorabilmente a terra.
    Quando fui più vicino al terreno, notai anche una squadra di soldati della Majestic, un perfetto biglietto di entrata verso l'agenzia:
    quando arrivai a terra, ero già armato con i miei fidati artigli, e, mi basto conficcarli nel terreno per dare il via ad uno degli attacchi più devastanti che avevo sviluppato, l'artiglio sotterraneo: i quattro soldati non fecero nemmeno in tempo a voltarsi verso di me, che dall'asfalto
    sotto di loro quattro spuntoni neri, parte del mio corpo, li trafissero, mutilandoli orribilmente.
    Ed ecco che, dal mio corpo, uscirono una serie di tentacoli che andarono a divorare i corpi dei quattro, indistintamente, senza lasciare nemmeno le ossa.
    Alla fine, parzialmente sazio, mi rialzai, estraendo gli artigli dal terreno, e mi trasformai nel capitano di quella squadra, una copia identica, per poi incamminarmi velocemente verso la Majestic.

    STARRED BY Alex Mercer [PROTOTYPE] - ©

     
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  5. RoxasDark
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    --Bene... bene... bene... allora, dato che mi sa che non troveremo un quarto per la quest, portiamoci avanti finalmente (mi disp per roXas che ha dovuto aspettare)
    Direi che, grazie al casino creato dai ribelli, l'entrare nella Majestic risulta relativamente facile:
    Se volete entrare dalla porta principale ci sono una trentina di soldati trincerati dietro sacchi di sabbia con mitragliatrici pesanti e granate a framm. c'è un entrata posteriore, che però è barricata, e un umano con forza normale non potrebbe sfondarla, se si ha una forza superiore a quella normale, si rompe facilmente.
    Poi, potete anche inventarvi altri modi per entrare, senza autoconcludere, se il modo È valido e buono e ben descritto, allora IO deciderò che riuscite ad entrare senza problemi, altrimenti vedo^^
    Buon GdR
     
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    Today - Tokyo



    Oh bene, è andato tutto a puttane per colpa di questa massa di..
    Ero talmente fuori di me da non riuscire neanche a trovare un insulto abbastanza offensivo per i ribelli e quello che stavano combinando in città. Stava diventando una vera e propria guerra civile; e non era una mossa saggia da parte dei ribelli: la Majestic non era certo sprovveduta e sarebbe stata pronta ad accoglierli.
    O forse, il capo dei ribelli pensava che quelle fossero pedine sacrificabili? Beh, in quest'ultimo caso sicuramente sarebbe stato nei paraggi pronto ad approfittare della situazione per i suoi scopi. Non che io fossi tanto meglio, dato che probabilmente avrei anch'io usato la confusione creata dai suoi fedeli " servitori " per entrare nell'edificio.
    Speravo di entrare di nascosto dal tetto, ma la presenza di tutto quel casino mi impediva di farlo: di certo si erano barricati anche sul tetto e questo avrebbe portato ad un bagno di sangue.. non necessario. Perciò, da come ricordavo di aver studiato l'edificio, esistevano due entrate al pian terreno: quella principale e quella di " servizio ".
    Non ero abbastanza forte per sfondare la porta sul retro mentre quella principale era coperta da una trentina di uomini ben armati. Avrei potuto facilmente superare quella barriera " umana ", ma avrei dovuto spendere energie per farlo, e l'idea non mi piaceva molto. Accarezzai per qualche istante addirittura l'idea di sparare ad una finestra del palazzo e di teletrasportarmi direttamente al suo interno, ma sarebbe stato come urlare ai quattro venti che mi ero infiltrato lì dentro.
    Aaaaaaaaaaaaaaaah, che scatole.
    Mi guardai attorno, ma non scorsi nessuno che avesse l'intento di infiltrarsi come me. Anche se..
    Ero stato stupido a non pensarci prima: indipendentemente dai poteri di Mercer ( sempre se lui fosse il capo dei Ribelli ), sarebbe stato piuttosto semplice riconoscerlo; sarebbe stato l'unico a entrare dentro l'edificio mentre tutti uscivano. Anche se si fosse travestito, di certo non erano molti coloro che sarebbero entrati nell'edificio al posto di uscire per contrastare i ribelli. Perciò, se fosse stato così prevedibile da fare qualcosa del genere lo avrei visto subito.
    Saltai nuovamente, ricomparendo in un vicolo buio vicino all'edificio della Majestic. Da lì, mi diressi verso l'edificio alla destra della Majestic, che si trovava a metà tra l'entrata posteriore e quella principale. In questo modo, avrei potuto scegliere quale entrata utilizzare a seconda della situazione: inoltre, i trenta uomini all'entrata principale avrebbero dovuto vedersela con i Ribelli, e quest'ultimi mi avrebbero risparmiato una gran fatica.
    Ad un certo punto, notai un'entrata alle fogne e mi balenò in mente l'idea di entrare da là sotto: avrebbe fatto schifo, ma dubito che con tutto il casino che ci fosse stato in superficie qualcuno mi avrebbe notato. Ma volevo ancora osservare la situazione, perciò rimasi lì in attesa.



    RoxasMalvagio, dimmi se è possibile usare le fogne per entrare; in caso positivo, nel prossimo post ci vado xD.
     
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    Mary non aveva alcuna idea di come e da dove entrare, dopotutto i ribelli avanzavano e anche lei ma andavano tutti troppo lenti.
    E così camminando con tranquillità in mezzo a auto che bruciavano e persone che si massacravano urlando gli parve di sentire qualcosa di interessante, due ribelli stavano parlando con eccessiva noncuranza fra loro di un argomento che gli interessava particolarmente.
    -Fino a quando il nostro generale sarà con noi la Majestic non avrà scampo-
    -Ho sentito che partecipa anche lui all'assalto mi chiedo dove sia in questo momento-
    L'obbiettivo di Mary con quel discorso era appena cambiato ora lei doveva trovare Alex, alla Majestic poteva pensarci dopo, doveva infatti chiarire degli importanti dubbi, il suo piano di distruggere la Majestic era solo una delle numerose tappe che si era predisposta, un altro dei suoi obbiettivi era proprio quello di trovare Alex Marcer, non per ucciderlo ma per sapere a cosa mirasse veramente, che un uomo della sua forza volesse distruggere solo la Majestic gli sembrava troppo poco e un uomo come quello poteva rappresentare un pericolo anche per un diclonius forte come lei e quindi il suo fine vero con quell'uomo era in pericolo.
    Trovarlo era una priorità.
    Sapeva dalle voci che aveva sentito che Alex aveva la capacità di modificare il suo aspetto, ma se modificasse il suo corpo come quello di un soldato della Majestic avrebbe dato nell'occhio la sua destinazione, non i ribelli ma la sede centrale dell'agenzia.
    Il ragionamento sembrava inattaccabile e così Mary decisa a stanare il predatore si divincolò dalla folla per andare in un vicolo, saltando con l'aiuto dei suoi vettori raggiunse il tetto di un edificio per poi con un altra serie di salti arrivare sopra un grattacielo.
    Iniziò a guardare in basso e in quel momento notò sotto di lei un irregolarità nel cemento, un irregolarità che si ingrandì dopo che Mary si buttò nello stesso punto.
    Ora ne era sicura, solo una persona poteva ridurre in quello stato l'asfalto, Alex, poteva farcela a raggiungerlo doveva solo eseguire degli altri salti verso la sede.
    Passando da palazzo a palazzo vide un soldato della Majestic solo che lentamente si dirigeva verso la sede.
    "I soldati della Majestic non si muovono mai soli, loro si muovono in gruppi di quattro minimo, e poi perchè si dirige verso l'agenzia e non verso il campo di battaglia? La sola spiegazione è che quell'uomo non è un vero uomo."
    Mary così sicura gli andò incontro avvicinandosi abbastanza ma rimanendogli alle spalle, voleva vedere la reazione "del soldato" così da avere un ulteriore conferma ai suoi dubbi.
    Trovare Alex così facilmente equivaleva ad un buon colpo.






     
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  8. RoxasDark
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    Alex Mercer | Zeusjpg 28 anni apparenti | Modified-a | Maschio SCHEDA

    Era tutto così deliziosamente facile, mentre i ribelli, su mio ordine continuavano ad attaccare incuranti delle perdite, e il caos dilagava nelle strade, nessuno faceva caso ad un capitano che rientrava alla base.
    Passo dopo passo mi avvicinavo sempre di più alla Majestic:
    Entrare camminando e senza nessuna motivazione sarebbe fin troppo sospetto, meglio fingere di essere un superstite di un attacco.
    Pensai senza smettere di muovermi.
    Non mancava molto allo stabile quando mi accorsi di essere seguito, una strana ragazza dai capelli rosa che mi veniva dietro e continuava a fissarmi; mi innervosiva, sopratutto perchè ero quasi sicuro che fosse ben più pericolosa di quello che non desse a vedere: l'aura di morte che la circondava era praticamente pari alla mia, e questo non mi piaceva.
    Eppure non avevo tempo da perdere con lei, nonostante il suo interesse verso di me fosse evidente, e fossi sicuro che avesse capito chi ero veramente, la mia copertura poteva saltare da un minuto all'altro, magari per qualche testimone che mi era sfuggito, e dovevo quindi entrare prima di subito.
    Se poi la ragazza mi voleva veramente incontrare, che entrasse nella Majestic, per ora io non avevo alcun interesse nei suoi confronti, al massimo un minimo di curiosità.
    L'agenzia distava ormai solo una decina di metri dietro l'angolo, presi a correre fingendomi trafelato, mentre facevo in modo di secernere sangue dalla pelle, così da sembrare ferito o cose del genere.
    Arrivai davanti all'entrata, ove una trentina di soldati trincerati e con torrette mitragliatrici mi accolsero e mi fecero sedere preoccupati:
    Sono.... il Caporale Maito.... la mia squadra.... Alex Mercer li ha massacrati tutti...
    Dissi fintamente terrorizzato.
    Gli altri annuirono seri, ormai era una cosa che capitava spesso che io massacrassi qualcuno, e non faticarono minimamente a credermi, per poi condurmi all'interno, aiutandomi a reggermi in piedi.
    Finalmente, dopo tanti sforzi, ero dentro la Majestic.

    STARRED BY Alex Mercer [PROTOTYPE] - ©




    Ok... allora, dalle fogne riesci ad entrare, ma devi per forza spaccare una tubatura per farti strada, e vieni scoperto da quattro soldati della Majestic.
    Mary... beh... non mi hai ancora fatto sapere come vuole entrare, quindi posta che poi vediamo.
     
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    Today - Tokyo



    Aspettai per diverso tempo che qualcosa accadesse, ma ogni secondo che passava era tempo perso. E io odiavo perdere tempo in questo modo. Non ebbi difficoltà a notare un uomo sospetto dirigersi verso l'edificio: quello era quasi certamente Alex Mercer.
    La mia sicurezza derivava semplicemente dal fatto che, seguendo la mia logica, quello non poteva che essere il capo dei ribelli. E la donna che lo seguiva, emanava un odore di sangue che perfino in Russia si sarebbero resi conto che non era esattamente una ragazza normale.
    Bene, vediamo di ricapitolare la situazione. Nonostante la pessima situazione, ho individuato un papabile Alex Mercer. E una ragazza che lo segue, più sospetta di lui.
    Continuando a osservarli, notai la sceneggiata fatta dal presunto Mercer al gruppo all'entrata della Majestic che, preoccupati, lo condussero all'interno dell'edificio. Ciò che mi sorprese era l'incapacità di queste... guardie. Era vergognoso che non avessero pensato a una contromisura per qualcosa di così dannatamente ovvio.
    Il problema rimaneva comunque come entrare. E da dove entrare, più precisamente.
    Alla fine, optai per la via meno ovvia, anche se la più disgustosa: le fogne. Mi avvicinai al tombino, prima di alzarlo e scivolare al suo interno, facendo attenzione a chiudere nuovamente la via d'entrata.
    Ero abituato alle fogne occidentali, che facevano molto schifo: ma quello che c'era là sotto era anche peggio. Ma tutto questo era per la possibilità di uccidere il male e per quello avrei fatto tutto il necessario. Anche attraversare delle fogne come quelle.
    Non sapevo esattamente dove andare, ma seguii il mio istinto. E meno male che lo feci, dato che mi portò a destinazione. Tuttavia, la strada era barrata da una tubatura. In quel momento, sarebbe stato logico usare il mio potere, ma non riuscivo a vedere dall'altra parte e il rischio di rimanere bloccato attraverso il metallo del tubo non mi piaceva molto.
    Così, presi una certa distanza e con un slancio, cercai di tagliare l'ostacolo; purtroppo, feci tanto di quel rumore che diversi Agenti della Majestic si fecero avanti.






    So che è poco, ma non riesco sul serio a scrivere altro con questo caldo D:
     
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    Risi leggermente sare entrata dalla via principale avrei fatto un massacro fra quelle povere persone inferiori, dovevo dimostrare ad Alex o qualunque fosse il suo vero nome cosa ero capace di fare veramente così mi gettai dall'edificio e iniziai a correre verso la barricata facendomi strada a spallate fra la gente che mi intralciava e dopo essere giunta davanti alla majestic potei vedere l'entrata ben protetta.
    Mitragliatrici pesanti tranta uomini sacchi di sabbia, tutte cose che potevo facilmente superare.
    Fra me e loro vi erano decine di auto che potevo sfruttare come eventuale riparo ma mi fidavo delle capacità dei miei vettori, sapevo che avrei potuto fermare i loro proiettili forse quelli delle mitragliatrici non con facilità ma gli altri e le granate che potevano eventualmente avere.
    L'idea mi esaltava nell'eventualità di lanciare una granata usando i vettori l'avrei rilanciata verso di loro e ecco. Devastazione.
    Poveri esseri umani.
    Mi trovavo così davanti all'entrata ferma a fissarli ridendo, non potevano vederlo perchè era buio ed ero lontana vedevano solo la mia figura.
    Fu allora che mi tolsi il basco mostrondo le mie corna, chissà se si ricordavano di me.



    ho fatto veloce e ho cambiato punto di vista
     
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